
La postura del corpo e lo stato psicologico sono profondamente interconnessi, come dimostrano le più moderne teorie neuropsicologiche. Questo legame è mediato da circuiti neurali, meccanismi di feedback corporeo e processi psicofisiologici che influenzano il benessere emotivo e cognitivo.
La postura non è solo una conseguenza delle emozioni, ma anche un potente strumento per regolarle. Adottare consapevolmente una postura più aperta e stabile può migliorare l'umore, ridurre l'ansia e favorire un maggiore senso di benessere psicologico.
La teoria dell'Embodied Cognition sostiene che il modo in cui il corpo si muove e si posiziona influenza direttamente il modo in cui pensiamo ed emozioniamo. La postura non è solo una conseguenza dello stato psicologico, ma può anche determinarlo. Ad esempio:
Una postura eretta e aperta aumenta il senso di sicurezza e potere personale.
Una postura chiusa e curva in avanti può amplificare sentimenti di tristezza, insicurezza o ansia.
La postura influenza il sistema nervoso autonomo, che regola la risposta allo stress e il rilassamento. Una postura eretta, con il petto aperto, stimola il sistema parasimpatico (che favorisce calma e rilassamento), mentre una postura chiusa e incurvata attiva il sistema simpatico (che è legato allo stress e alla risposta "attacco o fuga").
Secondo le ricerche di Cuddy Carney, la postura può modificare la biochimica del corpo. Le cosiddette "power poses" (posture espansive e aperte) aumentano i livelli di testosterone (ormone della fiducia) e riducono il cortisolo (ormone dello stress), favorendo un senso di sicurezza e benessere. Al contrario, posture chiuse e rannicchiate possono aumentare lo stress e l'insicurezza.
La postura è inoltre collegata ai Circuiti Neurali che regolano le emozioni.
Il giro del cingolo anteriore e l’insula sono aree cerebrali coinvolte nella percezione delle emozioni corporee. Una postura chiusa può inviare segnali negativi a queste aree, rinforzando stati di ansia o depressione. Inoltre, il nervo vago, che connette il cervello con gli organi interni, è attivato da posture rilassate e da una respirazione diaframmatica, favorendo uno stato di calma e regolazione emotiva.
La postura ha poi un’influenza importante sulla percezione di sè stessi.
Secondo la teoria della Self-Perception di Daryl Bem, noi tendiamo a formare opinioni su noi stessi osservando il nostro comportamento esterno, inclusa la nostra postura. Se assumiamo una postura di chiusura e sottomissione, il nostro cervello registra un messaggio di insicurezza e tristezza. Al contrario, una postura eretta e aperta può migliorare l'autostima e l'umore.
Infine, la postura è connessa anche con disturbi di ansia e depressione.
Le persone depresse tendono a camminare e stare sedute con la schiena curva e le spalle chiuse. Studi di neuroimaging mostrano che migliorare la postura può ridurre i sintomi depressivi.
Nelle persone ansiose, la chiusura delle spalle e la tensione muscolare favoriscono la respirazione toracica superficiale, che a sua volta alimenta stati di iperattivazione e panico.
Quindi in pratica?
E’ fondamentale prendersi cura della propria postura, non solo per una questione di salute fisica, ma anche per la salute psicoemotiva.
Allenarsi a tenere in sano equilibrio la propria postura, imparare a mantenere una postura aperta e rilassata, praticare discipline come il Pilates, lo Yoga e la ginnastica posturale, sono strumenti davvero non secondari per stare bene nel corpo e nella mente.
D.ssa Cristina Paroni
Psicoterapeuta | Psiconutrizionista | Trainer
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